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Come siamo nati

 

L’associazione culturale DAT è nata all’inizio nel 2009 per iniziativa del gruppo di lavoro che ha preso parte allo scavo archeologico preliminare ai lavori di costruzione del Nuovo Mercato di Testaccio. Il DAT costituisce una novità nel panorama dell’associazionismo romano in quanto interamente formato da archeologi che hanno maturato esperienze nel campo dello scavo e della ricerca ma anche in quello della didattica e della promozione culturale. L’ampia e solida preparazione scientifica dei membri dell’associazione garantisce la qualità delle attività didattiche proposte, che spaziano dalla storia antica e moderna alla cultura materiale, dall’archeologia alla storia del costume e delle tradizioni locali.Il DAT ha tra i suoi scopi statutari lo studio, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali di Roma in collaborazione con le istituzioni statali e locali e con altri soggetti pubblici e privati.

 

In particolare, l’associazione promuove attività scientifiche e didattiche finalizzate a diffondere la conoscenza del patrimonio storico e monumentale del Rione Testaccio e a migliorarne la fruizione da parte della collettività. Tra le attività finora portate avanti dal DAT si segnalano l’organizzazione di una giornata di studio in onore di Silvia Valeria Mellace, dal titolo “L’archeologia con gli occhi di Silvia”, che si è tenuta il 7 marzo 2009 a Palazzo Massimo alle Terme, e la partecipazione all’iniziativa “Roma nascosta – Percorsi di archeologia sotterranea”, che ha avuto luogo tra il 25 e il 31 maggio 2009 e durante la quale sono state tenute visite guidate al Monte Testaccio. Nell’ambito della manifestazione “Estate Romana” l’associazione ha in programma un fitto calendario di iniziative che prevedono visite guidate per gli adulti e attività ludico-didattiche per i bambini nella singolare cornice del Monte Testaccio. Tra i progetti futuri dell’associazione DAT vi sono l’edizione degli atti della giornata di studio “L’archeologia con gli occhi di Silvia” e l’istituzione di una borsa di studio intitolata alla memoria di Valeria Silvia Mellace e rivolta a giovani archeologi, oltre alla programmazione di una serie di attività culturali da svolgersi a partire dall’autunno.

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