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Sepolcro degli Scipioni

 

L’area archeologica del sepolcro degli Scipioni, chiusa al pubblico dal 1992, si trova lungo il tratto urbano della via Appia Antica, all’interno delle Mura Aureliane, prima della Porta S. Sebastiano. La prima notizia di ritrovamenti risale al 1614, ma la vera e propria scoperta risale al 1780, quando i due fratelli sacerdoti Sassi, proprietari della vigna soprastante, allargando la cantina della loro casa trovarono un ingresso al sepolcro. In quegli anni tutto quello che era iscritto o figurato fu portato nei Musei Vaticani, ma il sepolcro divenne una meta abituale per molti studiosi e visitatori che compivano a Roma il Grand Tour. Tra il 1926 e il 1929 nell’area, già acquisita dal Comune di Roma, fu eseguita un’ampia campagna di scavi, restauri e sistemazioni per aprire l’area al pubblico, compresa la realizzazione di un Parco (Parco degli Scipioni) nell’area retrostante, verso la via Latina.

 

I membri della gens Cornelia, di cui gli Scipioni costituivano soltanto uno dei molteplici rami, avevano ricoperto importanti incarichi pubblici sin dagli inizi del V secolo a. C. La costruzione, nei primi decenni del III secolo a.C., di un sepolcro monumentale che contenesse le spoglie dell’illustre famiglia senatoria, si deve al capostipite della famiglia degli Scipioni, Lucio Cornelio Scipione Barbato, console del 298 a.C., il cui sarcofago, elegantemente decorato e iscritto, si trovava di fronte all’ingresso, sul fondo del monumento.

 

Il monumento, scavato nel tufo stesso della collina, presenta una pianta quasi quadrata, con quattro grandi pilastri che lo dividono in sei gallerie: quattro che fiancheggiano i lati e due che si incrociano al centro. In fondo alla galleria centrale era collocato il sarcofago del fondatore Scipione Barbato (attualmente in copia, perché l’originale, come pure le iscrizioni dei sarcofagi degli altri membri della famiglia, si trova nei Musei Vaticani), elegantemente decorato da modanature alla base e da un fregio dorico. Le successive deposizioni occuparono tutto il resto del sepolcro: nelle pareti delle gallerie erano ricavate le nicchie destinate a contenere i sarcofagi, alcuni costruiti sul posto con lastre di tufo, altri scavati in blocchi squadrati.

 

 

 

Informazioni pratiche e calendario

 

Prenotazione obbligatoria: Segreteria DAT associazioneculturaledat@gmail.com - entro 3 giorni prima della visita

Tariffa: visita guidata 8 euro; biglietto d'ingresso 4 euro

Non sono previste riduzioni o esenzioni per la visita guidata

Per il biglietto di ingresso verranno applicate le riduzioni ed esenzioni previste dalla normativa vigente nel comune di Roma

Appuntamento: Via di Porta San Sebastiano 9

Durata della visita: 1 ora circa

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